Orientamento

Il fondamentale ruolo orientativo della scuola secondaria di I grado, ribadito dalle riforme al sistema di istruzione e formazione nel nostro paese recentemente apportate dal Parlamento, trova fondamento nelle raccomandazioni diffuse nel corso degli anni Novanta dalla Commissione della Comunità europea agli stati membri.

Il progetto di orientamento sviluppato dall’istituto si articola in stretta sinergia con il progetto di Educazione alla Salute e prevenzione del disagio, essendo finalizzato all’acquisizione delle competenze orientative essenziali che, nello specifico, aiutano a superare con successo le transizioni e, in una visione più generale dell’individuo, vengono messe in gioco nei momenti decisionali cruciali e nella costruzione di un progetto di vita realistico, sostenuto da valori e aspettative socialmente condivisibili.

Le competenze orientative che rappresentano le finalità del progetto si possono ricondurre a:

  • conoscenza di sé, del proprio stile cognitivo e delle proprie risorse e degli interessi, ma anche dei bisogni, delle aspirazioni e dei desideri;
  • conoscenza della realtà territoriale e delle sue possibili opportunità, e, nel contempo, consapevolezza del rapido evolversi della realtà medesima;
  • capacità di collegare le due competenze precedenti per operare scelte coerenti e realistiche;
  • capacità di sostenere la decisione presa e di progettarne il percorso di realizzazione.

Aspetto fondamentale e imprescindibile di un progetto di orientamento è una costante attenzione al tema dell’autovalutazione; non si tratta, però, di organizzare una specifica attività sul tema, quanto di strutturare l’intera azione didattica e valutativa in tale direzione.

L’orientamento, perciò, non si prefigura come il contenuto di una nuova disciplina, bensì come percorso trasversale che può trovare collocazione all’interno della progettualità disciplinare e collegiale, lungo l’arco di tutto il triennio della scuola secondaria di 1° grado: così è, da sempre, nel nostro istituto, dove la collaborazione e la sinergia fra i docenti di classe è sempre orientata al raggiungimento della più consapevole possibile autovalutazione da parte dell’allievo.

A partire dalla classe prima, il percorso della scuola secondaria di primo grado punta a far sì che l’allievo sappia conoscersi, comprendersi, valutarsi, riconoscersi nei mutamenti dell’età adolescenziale, monitorarsi, potenziarsi, consolidarsi, evolversi, e quindi possa scegliere in serenità il proprio futuro corso di studi.

Conoscere il territorio, l’ambiente, le opportunità; riconoscere l’importanza di un percorso di studi professionali; riconoscere l’opportunità per altri di intraprendere un percorso di studi tecnologici, orientati oggi alla formazione più completa possibile del nuovo cittadino europeo; confermare, al contempo, l’opportunità di alta formazione culturale offerta dai licei in tutti i loro indirizzi : queste sono le opportunità che gli allievi si trovano a valutare e che i docenti cercano di vagliare per offrire loro informazioni, suggerimenti, confronti e simulazioni per affrontare la scelta, facendoli sempre riflettere sulle loro potenzialità e sulla loro esperienza scolastica pregressa, prefigurando gli scenari di un loro inserimento futuro in una realtà scolastica diversa.

Il tutto, naturalmente, tenendo conto dei diversi contesti familiari, decisivi per la scelta.

Seguendo tale linea e perseguendo tale scopo, il nostro Istituto da tempo intrattiene relazioni di scambio con Istituti Secondari di II grado del territorio, visitando le singole scuole e impegnandosi in progetti destinati a far conoscere le realtà operative dei singoli indirizzi: proficua è stata ed è stata la collaborazione con l’Istituto Ciampini (ITIS), i cui laboratori scientifici ospitano i nostri allievi per dimostrazioni di esperimenti ed attività varie. 

Nell’anno scolastico 2014/15 il nostro Istituto era stato coinvolto in un progetto di continuità a più ampio respiro, che vedeva come attori principali il Liceo Amaldi di Novi Ligure e l’Università di Alessandria. L’esperienza, foriera di future collaborazioni negli anni a venire, ha coinvolto alcune classi terze della nostra sezione di scuola secondaria, il Liceo scientifico tradizionale ed il liceo classico: occasione di crescita umana e professionale anche per gli insegnanti coinvolti, che hanno tratto da questa collaborazione occasioni di crescita e di formazione notevoli.  La domanda di fondo intorno da cui sostanzialmente ci si è mossi è stata la seguente: quali obiettivi formativi dovrebbe privilegiare il lavoro didattico nella Secondaria Superiore per preparare effettivamente gli studenti agli studi universitari? E, analogamente, in quale direzione dovrebbe muoversi la formazione nella Secondaria di I grado per supportare efficacemente l’ingresso nelle Scuole Superiori?  La domanda appariva tanto più urgente quanto più lo scambio testimoniava gli sforzi effettivamente compiuti sul campo, da una parte e dall’altra, per garantire un positivo raccordo tra i diversi livelli della formazione. In particolare i docenti universitari (aree matematica, informatica, biologica e chimica) lamentavano Ci si è quindi interrogati su quanto potrebbe ancora fare –pur nei limiti di tali condizionamenti oggettivi- un diverso approccio alla didattica da parte dei docenti di tutte le discipline, anche di quelle umanistiche, che fosse meno centrato sulla completezza della conoscenza dei contenuti e più aperto quotidianamente al potenziamento delle competenze elaborative e delle capacità critiche.

  • Discutere e definire in modo condiviso i più urgenti obiettivi comuni a livello di efficacia del metodo di studio e acquisizione di una forma mentis scientifica da parte degli studenti
  • Integrare coerentemente obiettivi formativi e strategie didattiche in riferimento a un tema di lavoro comune, individuato nell’attività di “interpretare e costruire definizioni”, che implica la capacità di definire oggetti, concetti, processi in modo non passivo e meccanico ma attivo consapevole
  • Promuovere presso gli studenti opportunità di potenziamento del metodo di studio (anche attraverso presa di coscienza dei presupposti metacognitivi del lavoro scolastico)
  • Potenziare lo spessore realmente interdisciplinare dell’attività didattica a livello non tanto di contenuti quanto di competenze trasversali, con particolare attenzione all’asse di interazione logico-linguistico
  • Produrre materiali che possano costituire un punto di riferimento per ulteriori sperimentazioni e per un confronto metodologico, anche a livello istituzionale, nel contesto dell’attuale dibattito sulla riforma della scuola
  • Promuovere presso i docenti occasioni di aggiornamento e di autoformazione, con particolare attenzione alla riflessione critica sugli obiettivi effettivi del proprio operato
  • Integrare e supportare le attività di orientamento alla scelta consapevole nei passaggi verso la Scuola Superiore e l’Università

Partendo da tali obiettivi, ancora oggi la metodologia di lavoro, finalizzata alla progettazione, utilizza le seguenti strategie:

 

  1. Progettazione condivisa: intese preliminari di raccordo e primo incontro tra docenti referenti o attuatori del progetto per concordare definitivamente obiettivi, contenuti e metodologia, individuare classi/gruppi di sperimentazione da coinvolgere, stendere formalmente il progetto definitivo
  2. Confronto costante e organizzato: incontri in presenza e scambi per via telematica tra docenti/referenti del Progetto finalizzati a confronto, scambio, formazione/autoformazione, in particolare in ordine alla metodologia didattica
  3. Esperienze di scambio in aula: interventi di docenti universitari nelle classi liceali e di docenti liceali nelle classi di Scuola Media; visite/esperienze didattiche delle classi di Scuola Media in Liceo e delle classi liceali all’Università; interazioni e scambi tra gruppi di studenti dei tre diversi livelli
  4. Attuazione coerente in aula: inserimento di specifiche attività didattiche nel contesto della normale attività curricolare in aula

Condivisione dei prodotti finali e loro mediazione esterna, sul territorio.