Educazione Multimediale: L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Educazione Multimediale: l’innovazione tecnologica

Il mondo dei nuovi media, quello che i nostri alunni vivono come “nativi digitali”, costituisce l'ambiente comunicativo e conoscitivo di un domani che inizia oggi.

Come ogni ambiente culturale e sociale non è statico ma è una realtà viva e in continua evoluzione. Ma proprio per questo motivo deve essere percepito dai nostri alunni, anche i più piccoli, come risultato delle nostre scelte e delle nostre opzioni, come una realtà culturale e sociale da analizzare criticamente e all'interno della quale operare delle scelte.

La scuola deve rispondere al compito di educare le nuove generazioni a divenire cittadini consapevoli di quel nuovo ambiente culturale e sociale nel quale i media digitali hanno un ruolo centrale. E' necessario fornire loro strumenti per renderli capaci di operare razionalmente scelte e valutazioni ma soprattutto per operare con consapevolezza alla costruzione di un paradigma che non è più solo tecnologico.

 “Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale.

È un pilastro fondamentale de La Buona Scuola (legge 107/2015), una visione operativa che rispecchia la posizione del Governo rispetto alle più importanti sfide di innovazione del sistema pubblico: al centro di questa visione, vi sono l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale.”

Ogni scuola avrà un “animatore digitale”, un docente che, insieme al dirigente scolastico e al direttore amministrativo, avrà un ruolo strategico nella diffusione dell’innovazione a scuola, a partire dai contenuti di questo Piano. Sarà formato attraverso un percorso dedicato (a valere sulle risorse del DM n. 435/2015), su tutti i temi del Piano Nazionale Scuola Digitale, per sostenerne la visione complessiva. Sarà, per il MIUR, una figura fondamentale per l’accompagnamento del Piano Nazionale Scuola Digitale.

Uno degli ambiti in cui l’animatore digitale potrà sviluppare progettualità è:

Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.”

Nel 22/02/2018, a più di cinque anni dalla emanazione delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo, è stato presentato il documento “Indicazioni nazionali e nuovi scenari, documento a cura del Comitato Scientifico Nazionale (CSN), istituito con DM 254/12 per l’attuazione delle Indicazioni nazionali e il “miglioramento continuo dell’insegnamento”.

Tale documento, al punto 5, individua il pensiero computazionale come uno degli strumenti culturali per la cittadinanza.

Per pensiero computazionale si intende un processo mentale che consente di risolvere problemi di varia natura seguendo metodi e strumenti specifici pianificando una strategia.

È un processo logico creativo che, più o meno consapevolmente, viene messo in atto nella vita quotidiana per affrontare e risolvere problemi. L’educazione ad agire consapevolmente tale strategia consente di apprendere ad affrontare le situazioni in modo analitico, scomponendole nei vari aspetti che le caratterizzano e pianificando per ognuno le soluzioni più idonee.

Tali strategie sono indispensabili nella programmazione dei computer, dei robot, ecc. che hanno bisogno di istruzioni precise e strutturate per svolgere i compiti richiesti. Tuttavia, nella didattica, si possono proficuamente mettere a punto attività legate al pensiero computazionale anche senza le macchine.

Il nuovo A.D. dell’IC2, eletto per il triennio 2022-2025, Prof.ssa Emanuela Fornari, ha in programma di avviare un percorso di formazione per Docenti sull’utilizzo della piattaforma Google Workspace for Education (dopo aver verificato il livello di competenze digitali e/o i bisogni formativi tramite sondaggio con questionario online) grazie ai fondi messi a disposizione dal PNRR per il nostro Istituto. La formazione avrà lo scopo di colmare le lacune digitali e di stimolare l’integrazione degli strumenti digitali nella didattica quotidiana.

Si prevede una ricaduta sulle classi, che i docenti svolgeranno in modo guidato e sostenuti a distanza dall’AD.

Gli alunni di alcune classi delle scuole primarie dell’IC2 hanno svolto attività pratiche e di formazione interdisciplinare con piccoli robot (DOC e MIND Clementoni, Ozobot) avvicinandosi alla robotica e al pensiero computazionale, scoprendo algoritmi e sviluppando il pensiero logico in modo gradevole e giocoso.

Nelle classi della Secondaria di Primo Grado le classi seguono un percorso dedicato al pensiero computazionale utilizzando Scratch applicato alla didattica.

L’uso del coding nella scuola permette di:

  • sperimentare in prima persona
  • fare esperienze manuali con materiali che consentono il controllo dell’errore
  • provare percorsi per tentativi ed errori cercando anche nuove soluzioni
  • vivere l’apprendimento come scoperta
  • poter lavorare in autonomia, anche senza l’aiuto dell’adulto ed in collaborazione tra pari
  • favorire lo sviluppo di potenziamento della creatività e dei processi logici.

Grazie alla presenza di un laboratorio informatico completamente rinnovato con 25 postazioni e un carrello-laboratorio informatico mobile le classi della sede “G. Boccardo” acquisiscono le basi di programmi per la video scrittura, per il calcolo e la realizzazione di grafici, presentazioni ed applicazioni on line come Padlet, Learning App, moduli Google,  apprendono l’utilizzo corretto del drive per lo svolgimento/condivisione di lavori di gruppo, uso di applicazioni come Google documenti, Google fogli, Google presentazioni, Jamboard,  Coggle, Pixton, Adobe Spark, Book creator, Canva, Genially… Inoltre utilizzano Google Sites per la creazione di siti web interdisciplinari.

Con il finanziamento derivato dall’avviso “Spazi e strumenti digitali per le STEM” sarà presto attivato un laboratorio di robotica educativa e un laboratorio dotato di efficienti scanner, stampanti e vari prodotti per la stampa in 3D.