Informazioni
La valutazione non è disgiunta dalla progettazione, dalla messa in atto dei processi di insegnamento/apprendimento, dalla ricerca continua che i docenti compiono su di essi, sugli alunni, sull'intera Istituzione Scolastica, attraverso pratiche costanti di osservazione, raccolta dati, confronto e riprogettazione che sono la forza per una autentica crescita di qualità del sistema scolastico.
La valutazione del processo formativo degli alunni, intesa come valutazione dei processi di acquisizione di strumenti di apprendimento e, subordinatamente, come verifica delle competenze acquisite, è orientativa e risponde alla finalità di far conoscere all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati; ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per eventualmente adeguare le metodologie di insegnamento; alla famiglia, i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze, comportamenti.
Il Collegio dei Docenti elabora sistemi di riferimento il più possibile oggettivi ed omogenei sia per predisporre le prove di verifica, sia per stabilirne i criteri di valutazione.
Anche l’esito finale (ammissione o non ammissione) terrà conto dei progressi compiuti dall’allievo rispetto alla situazione di partenza, previo accertamento dell’effettivo impegno o disimpegno e analisi delle relative cause.
Nella nostra scuola si valuta per:
- conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascun alunno;
- per poter identificare i processi da promuovere, sostenere e rafforzare al fine di favorirne lo sviluppo e la maturazione;
- ricavare elementi di riflessione sul contesto e l'azione educativa, in una prospettiva di continua regolazione dell'attività didattica.
Nella scuola dell’infanzia la valutazione prevede due momenti precisi:
- l’OSSERVAZIONE costante del processo educativo e cognitivo di ogni bambino, su cui si fonda la progettazione di ogni ambito di esperienza;
- la VALUTAZIONE, al termine del triennio, del raggiungimento delle competenze previste, attraverso la compilazione di schede di passaggio, utili anche per facilitare lo scambio di informazioni con la scuola primaria.
Negli altri ordini di scuola la valutazione degli alunni è prevista in diversi momenti dell’anno scolastico:
- all'inizio dell'anno scolastico per conoscere la situazione di partenza;
- periodicamente, durante l'anno nell'ambito dei percorsi didattici proposti;
- al termine dell'anno scolastico per una verifica degli esiti raggiunti dagli alunni e della qualità dell'attività educativa;
- a conclusione dell'esperienza scolastica di ogni ordine di scuola in un'ottica di continuità.
Inoltre, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, viene predisposta la Certificazione delle competenze.
Casi particolari
La valutazione degli alunni stranieri, soprattutto per i casi di alunni di recente immigrazione la valutazione comporta una serie di adattamenti rispetto ai consueti criteri che orientano la prassi valutativa. Ci si sofferma sul percorso dell’alunno, sui progressi realizzati soprattutto nel campo della comunicazione linguistica, sugli obiettivi ragionevolmente raggiungibili, sulla motivazione e l’impegno e sulle potenzialità di apprendimento dimostrate dall’alunno.
Allo scopo di condurre gli alunni ad un progressivo superamento delle loro oggettive difficoltà vengono attivati corsi di alfabetizzazione primaria, per gli alunni di recente immigrazione, secondaria, per alunni residenti in Italia da più tempo o con maggiore padronanza della lingua.
La valutazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali: L. 170/2010, D.M.5669 del 12/07/2011, L.R. 28/2007, DGR 18-10723 del 9/02/2009.
Particolare attenzione viene posta nella valutazione degli alunni con diagnosi di BES per i quali vengono specificati i criteri valutativi in relazione al Piano Didattico Personalizzato.
La valutazione degli alunni con diverse abilità: il Piano Educativo Individualizzato, concordato dai componenti del GLO, individua i criteri di valutazione che tengano conto delle caratteristiche dell’alunno, della sua situazione di partenza, dei progressi conseguiti in rapporto alle potenzialità.