Spettacolo di fine anno 2017-18


Abbiamo voluto parlare di teatro e  farlo attraverso il  teatro.

Il nostro spettacolo vede in scena la presenza di un coro, che conduce lo spettatore nel mondo affascinante e magico del palco, delle quinte, delle scene, delle luci, della musica: il coro è la cornice- guida di tre scene che vogliono mettere l’accento su tre momenti fondamentali : la nascita del teatro, nell’Atene democratica, e la sua destinazione assolutamente popolare; il grande teatro Shakespeariano , che ha saputo raccontare grandi personalità e tutte le sfaccettature dei sentimenti e delle emozioni umane; il teatro più filosofico, più concettuale e straordinariamente attuale di Pirandello, che analizza la  crisi del ruolo dell’uomo nel mondo.

Il nostro scopo è quello di avvicinare i ragazzi ad un mondo intenso, emotivo, forte, che offre possibilità di espressione illimitate e che costituisce una terapia, una cura alle insicurezze, alle fragilità degli adolescenti e delle persone tutte; il nostro scopo è quello di restituire al teatro la sua vera natura, che è, in primo luogo, popolare: come la poesia, anche il teatro non dovrebbe essere più visto come una forma d’arte per pochi, lontana dai gusti e dai bisogni della gente tutta, ma come la più vera e autentica espressione del bisogno dell’uomo di raccontare se stesso e di comunicare con l’altro in piena libertà.

E’ stato un bellissimo viaggio: ringraziamo i nostri ragazzi e le loro famiglie; ringraziamo Laura Gualtieri, che ha saputo condurli ad una attenta analisi del testo prima che alla sua interpretazione; ringraziamo i nostri colleghi -  Ruth Cabella, Chiara Bellini, Alberto Ricci - per il loro imprescindibile aiuto; ringraziamo la signora Marisa Incisa per il suo sostegno; ringraziamo il Comune di Novi Ligure – nella persona della signora Tiziana Traverso – per averci concesso un meraviglioso luogo per la nostra rappresentazione ; ringraziamo, infine, il prof. Giuseppe Canepa , meraviglioso attore, che ha scelto di recitare accanto ai ragazzi.

Grazie a tutti,    Giulia Galli e Paola Gilardo

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